Detrazioni fiscali per l’illuminazione con bonus mobili

Detrazioni fiscali per l’illuminazione con bonus mobili

Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 2022

Le detrazioni fiscali per l’illuminazione con bonus mobili servono a facilitare l’acquisto di corpi illuminanti. È importante precisare, però, che non basta acquistare lampade. Occorre, infatti, che l’acquisto sia effettuato dopo ristrutturazione edilizia. Nella manutenzione ordinaria e straordinaria è detraibile, quindi, la spesa per l’illuminazione. Vediamo insieme regolamento e informazioni sulle detrazioni fiscali per l’illuminazione con bonus mobili.

Le detrazioni fiscali per l’illuminazione con bonus mobili, è bene precisare, non riguardano il risparmio energetico. Spesso, infatti, si associano alle lampade a LED, con il rischio di fare confusione. Questi bonus fanno riferimento, in particolare, agli apparecchi di illuminazione in generale.

Ecco perché, nell’introduzione dell’articolo, abbiamo differenziato le “agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” e “i bonus mobili ed elettrodomestici”. Vediamo ora, nello specifico, le differenze tra le varie tipologie di agevolazioni.

Successivamente, ci soffermeremo sul bonus mobili, che comprende anche l’acquisto di corpi illuminanti.

Differenza tra “bonus mobili ed elettrodomestici” e “agevolazioni per il risparmio energetico”

Come accennato, prima di parlare delle detrazioni fiscali per l’illuminazione con bonus mobili, occorre fare una precisazione. Queste detrazioni non riguardano il risparmio energetico, garantito, ad esempio, dalle lampade a LED.

Le detrazioni, infatti, vengono applicate sugli apparecchi per l’illuminazione in generale. Questi rientrano, quindi, nel “bonus mobili ed elettrodomestici”. Quest’ultimo si differenzia, quindi, dalle “agevolazioni fiscali per il risparmio energetico”. Entrambe le agevolazioni riguardano sia condomini sia case indipendenti.

Le detrazioni fiscali per il risparmio energetico

Ora che abbiamo specificato la differenza tra le due tipologie di bonus, vediamo quelle per il risparmio energetico cosa coprono. Questa tipologia di detrazioni, infatti, non riguarda l’acquisto di lampade, ma sono riconosciute per la riduzione del consumo energetico, il miglioramento termico dell’abitazione, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Le detrazioni fiscali per mobili ed elettrodomestici

Le detrazioni per mobili ed elettrodomestici riguardano, invece, l’acquisto di mobili nuovi, tra cui sono compresi gli apparecchi di illuminazione. Questi ultimi non devono necessariamente essere a LED. Questa tipologia di luci, però, ha tanti vantaggi, che andremo ad elencare più avanti.

È bene ricordare che non basta acquistare corpi illuminanti. Se stai pensando di utilizzare il bonus per acquistare lampade di design, infatti, ricorda che l’agevolazione è valida solo se si effettuano lavori di ristrutturazione. Questi ultimi devono riguardare singole unità immobiliari residenziali o parti di edifici comuni residenziali.

Le detrazioni fiscali per giovani coppie e per le aziende

Il bonus per giovani coppie che risultano coniugate oppure conviventi da almeno tre anni comprende l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. In questi ultimi quindi, sono inclusi i corpi illuminanti. Per usufruirne è necessario che almeno uno dei due non abbia superato i 35 anni di età. In tal caso, bisogna indicare il totale della spesa nel proprio 730 o nel modello unico.

Le agevolazioni fiscali che riguardano l’illuminazione sono rivolte anche alle aziende. Esse consentono alle aziende che investono in beni strumentali di ammortizzare il costo. In questo modo, si avrà una notevole riduzione delle imposte da corrispondere allo Stato per la propria attività.

Questo bonus è rivolto ad aziende di tutte le tipologie e dimensioni e ai lavoratori autonomi. Possono beneficiare di queste agevolazioni anche i contribuenti che usufruiscono del regime dei minimi.

Tipologie di ristrutturazione per ottenere le detrazioni fiscali per l’illuminazione

Negli ultimi anni sono state proposte molte agevolazioni legate alla ristrutturazione edilizia. Questi incentivi hanno il vantaggio di favorire tutte quelle persone che vorrebbero sistemare casa, installando sistemi che permettono di risparmiare. Quali sono, in particolare, le ristrutturazioni che rientrano nel bonus?

Gli interventi edilizi necessari per avere le detrazioni fiscali

Come anticipato, le agevolazioni coprono l’acquisto di corpi di illuminazione. Esse, però, si ottengono solo in seguito ad interventi di ristrutturazione su singole unità immobiliari residenziali o su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Per le parti condominiali, sono ammessi:

  • manutenzione ordinaria e straordinaria
  • ristrutturazione parziale o integrale
  • restauro e risanamento conservativo.

Per gli appartamenti, invece, sono ammessi:

  • la manutenzione straordinaria
  • la ristrutturazione parziale o integrale
  • il restauro e il risanamento conservativo.

Esempi di lavori che danno diritto al bonus

I lavori di ristrutturazione che danno diritto al bonus comprendono:

  • la manutenzione straordinaria
  • il restauro e il risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti
  • i lavori di ricostruzione e ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi
  • il restauro di interi fabbricati
  • la ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali

I lavori di tinteggiatura, di sostituzione pavimenti e infissi, invece, non danno diritto al bonus. Per quanto riguarda i singoli appartamenti o le parti condominiali, invece, danno diritto al bonus:

  • l’installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • la sostituzione di infissi esterni
  • il rifacimento di scale
  • la sostituzione di tramezzi interni.

Infine, sulle parti condominiali sono compresi:

  • la sostituzione di pavimenti ed infissi esterni
  • la riparazione di portoni e cancelli
  • la riparazione di grondaie e mura di cinta

Quali documenti conservare per richiedere il bonus

Per usufruire delle detrazioni fiscali per l’illuminazione, occorre innanzitutto che la data di inizio dei lavori sia anteriore a quella delle spese per l’illuminazione. Ricorda di conservare alcuni documenti necessari per la richiesta:

  • attestazione del pagamento
  • fatture di acquisto dei corpi di illuminazione
  • scontrino con codice fiscale dell’acquirente

Inoltre, è necessario effettuare i pagamenti con bonifico, carta di credito o di debito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. È possibile, invece, ottenere la detrazione anche se le lampade sono state acquistate con un finanziamento. In questo caso, occorre che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità sopra indicate.

I vantaggi dell’illuminazione a LED

Ora che abbiamo visto quali sono le agevolazioni fiscali per l’illuminazione con bonus mobili, spieghiamo perché i LED sono consigliati. Quali sono i vantaggi? Le lampade a LED sono una tecnologia con una notevole efficienza energetica. Se utilizzi molta la luce in casa, con i LED noterai un consistente risparmio annuo.

Inizialmente, il costo per l’installazione potrebbe sembrarti più alto, ma quest’ultimo verrà compensato dal risparmio sulle bollette. Inoltre, le lampade a LED durano molto più a lungo delle lampadine ad incandescenza. Nel caso volessi sostituire una lampadina bruciata, però, non puoi detrarre la spesa.

Le agevolazioni economiche, infatti, non comprendono gli interventi di sostituzione della singola lampadina. In conclusione, le luci a LED per interni sono ecologiche, durano più a lungo e consumano meno energia. Inoltre, le lampade a LED non contengono sostanze tossiche, come le lampadine a basso consumo energetico.

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