Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 2021
Sapere come illuminare l’ufficio è fondamentale per ottenere un ambiente funzionale e a prova di stress. In questo articolo scoprirai i nostri consigli su come procedere per illuminare il tuo spazio di lavoro in modo ottimale.
Illuminare l’ufficio in modo ottimale è sempre fondamentale. Questo è, infatti, un luogo in cui si passa molto tempo. Qui, inoltre, si svolgono varie attività. In genere, la luce ha un effetto stimolante. Essa, infatti, aumenta la produttività. Il posto di lavoro non fa eccezione. Anche lì, infatti, dobbiamo disporre di un’illuminazione funzionale. Ciò è necessario per riuscire a svolgere le varie attività senza sforzi.
L’ufficio necessita di luci particolari. Esse devono garantire efficienza energetica, durata e qualità. Illuminare il posto di lavoro, dunque, richiede un’attenzione specifica. La prestazione visiva, infatti, è la cosa più importante di un ufficio. È bene ricordare che la luce interna è un insieme di luce naturale e artificiale. La luce naturale è sempre l’ideale. Tuttavia, non è sempre possibile avere locali ben illuminati naturalmente. Vediamo insieme le informazioni necessarie per illuminare il tuo ufficio in modo ottimale.
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Perché è importante sapere come illuminare l’ufficio
Sapere come illuminare l’ufficio è importante. Questo per non affaticare gli occhi mentre si svolge il proprio lavoro. Inoltre, la giusta illuminazione serve a valorizzare al meglio la produttività. Le giuste luci, infatti, creano un ambiente accogliente. È importante, quindi, stabilire un buon progetto di illuminazione. Esso serve anche per le norme sul tema delle luci in ufficio. Bisogna, innanzitutto, chiedersi quando la luce ha effetti positivi.
Oltre a ciò, bisogna prendere in considerazione come viene utilizzata e quali risultati si ottengono. In generale, la luce dovrebbe essere rilassante. Questo è importante una giusta illuminazione e favorire il lavoro. Ogni ufficio, in linea generale, va valutato con criterio. Per una buona visibilità, è necessario distribuire in modo omogeneo le luci.
I possibili problemi in un ufficio illuminato male
Prima di decidere quale tipologia di luci installare, bisogna fare delle valutazioni. Innanzitutto, bisogna individuare le fonti luminose naturali. Potrebbe anche essere necessario illuminare una stanza senza finestre. Le fonti luminose, inoltre, possono essere naturali o artificiali. Quando le fonti di luce sono dirette, possono fornire un’illuminazione intensa. Essa, però, potrebbe creare dei problemi. Questo accade perché altre zone potrebbero rimanere in ombra. In questo caso, si avrebbero troppi contrasti.
La scarsa illuminazione causa dei problemi. Essi, infatti, sono dovuti allo sforzo che si fa con la vista. Sforzarsi troppo mentre si lavora per molte ore causa un forte stress psicofisico. Ciò, inoltre, agisce negativamente anche sulla produttività. Risulta, quindi, fondamentale bilanciare le varie fonti luminose. Dove è possibile, è consigliato dare la precedenza alla luce naturale. Inoltre, è indispensabile combinare in modo efficiente luci e intensità.
Come illuminare l’ufficio per migliorare l’operatività
Per sapere come illuminare l’ufficio, è necessario tenere in considerazione la normativa vigente sul posto di lavoro. Essa richiede 500 lux. Questo valore è indicativo per un ufficio ben illuminato. Nella pratica, però, ci si rende spesso conto che questo valore non è sufficiente. Teniamo, quindi, in considerazione 500 lux come requisito minimo. Ci si è resi conto, infatti, che in molti casi il requisito minimo non è sufficiente. In linea di massima, per ottenere una buona illuminazione occorrono minimo 1350 lux.
L’ufficio, inoltre, non deve essere riempito di lampade per ottenere la giusta illuminazione. È importante anche distribuire bene le luci dirette e indirette. In questo modo, si riescono ad evitare forti contrasti. Infine, le fonti luminose o i loro riflessi non devono rientrare nel campo visivo di chi lavora al computer. Questo è possibile utilizzando luci dirette, ma parzialmente schermate.
Valutazione preliminare dell’ambiente ufficio
Prima di procedere a progettare l’illuminazione, l’ufficio deve essere valutato attentamente. È fondamentale stabilire, innanzitutto, la grandezza dell’ambiente. Poi, è necessario studiare il colore delle pareti, la tipologia e la posizione dell’arredamento. Tutto questo è necessario per progettare spazi accoglienti e confortevoli. L’ufficio, infatti, deve essere un luogo con spazi ben distribuiti e un’illuminazione equilibrata.
Valutare l’ambiente, inoltre, serve a capire come disporre le luci. Vanno, quindi, evitati sia l’abbagliamento che la scarsa luminosità. Per fare ciò, è fondamentale valutare tutto l’insieme dell’ufficio. Negli spazi in cui sono presenti computer, inoltre, bisogna tener conto dei riflessi dei monitor. Fare un buon progetto di illuminazione, quindi, significa anche tener conto della corretta ripartizione della luce.
Se hai necessità di progettare l’illuminazione, sia della casa che dell’ufficio, ma non sai da dove iniziare, contattaci, saremo a tua disposizione per progettare nel dettaglio l’illuminazione dei tuoi ambienti.
Lampadari, plafoniere o faretti: quali scegliere
Abbiamo capito, fin qui, quanto sia importante l’illuminazione dell’ufficio. Al contrario, infatti, si rischia di non garantire una buona visibilità a chi lavora. È bene sapere che un’illuminazione funzionale aumenta la prestazione professionale. A questo punto, dunque, andiamo a vedere quali corpi illuminanti scegliere. Ricordiamo che le luci devono assicurare il comfort e la prestazione visiva. Le opzioni in commercio sono molteplici e la scelta dipende dalle diverse esigenze.
Per la scrivania, puoi optare per delle lampade moderne. In questo modo, avrai una migliore illuminazione sul piano di lavoro. Puoi scegliere, poi, eventuali plafoniere o faretti. Essi, infatti, daranno un’illuminazione generale a tutta la stanza. In questo modo, non avrai zone d’ombra e non dovrai sforzare la vista per lavorare. Prediligi, quindi, lampade da scrivania e apparecchi luminosi specifici, per evitare riflessi.
Riassumendo ecco la disposizione tipo per l’ufficio:
- Lampadario a sospensione sulla scrivania per ottimizzare la luce sul piano di lavoro
- Lampada da scrivania sul piano di lavoro per massimizzare la luce al bisogno
- Plafoniere e faretti nel resto della stanza come illuminazione generale
Se l’ufficio è in casa a causa dello smart working
Oggi, è sempre più diffuso lo smart working. Quando si pensa a come illuminare l’ufficio a casa, bisogna prendere in considerazione altri fattori. Quando il luogo di lavoro coincide con la casa, va considerato sia il lato estetico che quello funzionale. È necessario che la scelta delle luci, infatti, sia in linea con l’estetica della casa. I corpi illuminanti, quindi, devono abbinarsi al resto dell’arredamento. Questo perché le giuste lampade rendono accogliente e confortevole l’intero ambiente.
È sempre necessario evitare riflessi causati dalle luci artificiali. Il riflesso, infatti, potrebbe causare dei problemi nella lettura e spingere a sforzare la vista. È indispensabile, quindi, unire funzionalità ed estetica. Scegli plafoniere di design, più in armonia con il resto della tua casa. In linea di massima, bisogna evitare le luci troppo intense. Questo perché il riflesso sui monitor disturba gli occhi. Inoltre, è bene scegliere una luce neutra. Essa, infatti, risulta più confortevole. Inoltre, la luce neutra garantisce benessere fisico e psicologico.
Quale colore della luce scegliere per l’ufficio
Per sapere come illuminare l’ufficio, tieni sempre in considerazione la tipologia. A seconda dell’uso, vanno scelte luci diverse. La luce deve aiutare la concentrazione, senza affaticare la vista. Oggi sono molto diffuse le lampade a LED. Esse sono ottime per illuminare gli ambienti di lavoro. Queste lampade, infatti, sono economiche, non si surriscaldano ed hanno una lunga resa nel tempo. In commercio è possibile trovare luci a LED in vari colori.
La tonalità indica quale colore assume la luce emessa da una lampada. I LED sono disponibili sia in colorazioni calde che fredde. Una temperatura di colore bianco freddo è adatta per le aree che richiedono concentrazione. La luce, infatti, stimola le persone a lavorare attivamente. Questo colore, quindi, stimola la produttività. I faretti LED sono una buona soluzione. Essi sono facili da spostare e da posizionare dove occorre la fonte di luce.
Illuminazione dell’ufficio a settori per risparmiare energia
Risparmiare energia in ufficio è possibile. L’obiettivo del risparmio energetico riguarda l’impianto di illuminazione. Oggi, infatti, è facile fare interventi mirati all’efficienza energetica. Per risparmiare energia nell’illuminazione dei luoghi di lavoro, è utile suddividere i compiti. Le stanze non devono essere necessariamente piene di luci. I corpi illuminanti, infatti, devono essere posizionati in base all’arredamento e alle mansioni. Le zone all’interno di una stanza vengono suddivise in 150 lux, 300 lux, 500 lux e 750 lux. In questo modo, si ottiene un’illuminazione ripartita degli ambienti di lavoro. Inoltre, si ha anche un’illuminazione parziale delle superfici. Tutto ciò contribuisce al risparmio energetico. In questo modo, le aziende possono perseguire un’illuminazione più efficiente e sostenibile.
È utile anche installare dei sensori di movimento. Essi, infatti, permettono di sapere se gli spazi sono occupati oppure no. Di conseguenza, è possibile regolare in automatico la luminosità degli apparecchi. È possibile anche spegnerli dove non servono. Questi dispositivi, dunque, aiutano a ridurre i consumi energetici.
Evitare una luce eccessiva per scongiurare l’abbagliamento
L’occhio è un organo molto delicato. Quando si lavora in ufficio, quindi, è importante avere una buona illuminazione. Ciò è necessario anche quando si lavora al computer. Quando si sceglie la disposizione delle luci, bisogna evitare sia la scarsa che l’eccessiva luminosità. Entrambe possono fare la differenza tra un ambiente di lavoro confortevole e uno che affatica. In questo caso, infatti, si possono riscontrare problemi agli occhi, a breve e lungo termine. La prima cosa da fare è calcolare la quantità di luce necessaria in un’area e nella zona circostante. Quest’ultima deve essere una fascia di circa 50 cm. Inoltre, bisogna considerare l’area di sfondo.
È necessario anche equilibrare la luce artificiale con quella naturale. In caso contrario, si rischia l’abbagliamento. Quest’ultimo di verifica quando c’è troppa luce all’interno del campo visivo. L’abbagliamento, infatti, è la sensazione visiva causata da troppa luce ed eccessivi contrasti. Per risolvere il problema, si possono schermare i lampadari e posizionarli in modo equilibrato.